martedì 11 ottobre 2011

Il clown

Il vecchio giullare è stanco di raccontare, e di mostrare le sue ridicole cadute.
Il suo volto di maschera ha smesso di ridere, di far finta di ridere.Solo ora che piange si sente davvero se stesso. Vuole riprendere il cammino, con nuovi colori dipinti sul volto.
Il suo vecchio circo stava lì, da anni, in uno spiazzo pieno di fango.
Un tempo i bimbi ridevano delle sue buffe movenze, ma ora, sotto il tendone, non c'era più nessuno. L'aria era fredda, e presto il circo si sarebbe spostato verso una nuova destinazione.
La gente non aveva più tempo per queste sciocchezze.
In fondo, un clown è solo un clown... tutti ne avrebbero fatto a meno.
Le sue lacrime avevano intriso la terra, sotto il tendone.
poi sono andate oltre....e oltre..
fino in città. Il traffico è impazzito, le tv ne hanno parlato, il sindaco è stato disturbato nel mezzo di un consiglio comunale. Come poter arginare tutte quelle lacrime? proprio in quel momento dovevano straripare? Non potevano forse aspettare, almeno fino alle fine del Natale, e delle feste comandate? Forza! tutti giù, con secchi e ramazze, ad asciugare questa calamità naturale.
Finalmente, il clown smise di inondare la città.
nel cielo splendeva la luna più bella che avesse mai visto.

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