mercoledì 21 settembre 2011

La fiera

Che fiera goffa e distratta sei!
mi strazi brandelli di carne
cercando di alleviare la tua Noia.
Mordi coi denti acuminati
in cerca del punto
più tenero e debole....
ma che errore grande commetti!
il mio cuore l'hanno già divorato,
più nulla resta
per saziare la tua fame d'infinito.
Di che parli al vento
Di che parli al vento
che silenzioso sibila tra le montagne
si perde tra i boschi fitti di alberi
e d'improvviso scompare,
assorbito da chissà quale cielo,
da chissà quale tempesta..?
perchè insegui la nuvola
che si perde dietro le colline?
Già il sole, oscurato,
ne ha mutato l'antico colore.
Fatta di cenere, ora la nube
si specchia sul fondo
d'un lago grigio.
Ché invidi la corsa dell'agile lepre?
già l'ha ferita
il colpo del cacciatore
nascosto tra i cespugli.
La Notte
io sono la Notte,
a voi uomini porto
le profezie che il tempo ha inciso
sulle pietre dei templi,
e nei vostri cuori induriti.
A voi porto i sogni mai avverati,
i desideri claudicanti
nascosti in fondo ai vostri occhi.
La meraviglia abbaglierà
le vostre menti, e all'alba rimpiangerete
anche l'ultima goccia
del mio prezioso elisir.