mercoledì 21 settembre 2011

Di che parli al vento
Di che parli al vento
che silenzioso sibila tra le montagne
si perde tra i boschi fitti di alberi
e d'improvviso scompare,
assorbito da chissà quale cielo,
da chissà quale tempesta..?
perchè insegui la nuvola
che si perde dietro le colline?
Già il sole, oscurato,
ne ha mutato l'antico colore.
Fatta di cenere, ora la nube
si specchia sul fondo
d'un lago grigio.
Ché invidi la corsa dell'agile lepre?
già l'ha ferita
il colpo del cacciatore
nascosto tra i cespugli.

2 commenti:

  1. ...che dirti? Bellissima! Mi è rimasta dentro la chiusa soprattutto.

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  2. grazie! finalmente riesco a mettere un commento. In fondo ho sempre un animo un pò "dark", ecco spiegato il finale..della povera lepre!!
    oggi ho trovato un testo dei Cure che trovo affascinante.
    "The Drowning Man"

    "Lei sta dodici piedi sopra i flutti
    Lei guarda
    da sola
    attraverso l’acqua

    La solitudine cresce e lentamente
    riempie il suo corpo congelato
    mentre scorre verso il basso

    Uno ad uno, i suoi sensi muoiono
    le memorie sfumano
    e lasciano i suoi occhi
    che continuano a vedere mondi mai esistiti
    e uno ad uno, i luccicanti uccelli la abbandonano

    Sussultando al suono violento
    lei prova a voltarsi
    ma alla fine
    silenziosamente
    scivola e batte la sua morbida testa scura
    l’acqua s’inarca
    e la accoglie
    e la annega dolcemente
    la annega dolcemente

    Vorrei aver lasciato sanguinante questo mondo
    se solo avessi potuto aiutarti ad amare
    spettri fluttuanti
    così tanti anni fa
    così giovane, e bella, e coraggiosa

    è stato tutto vero
    non è possibile che fosse una storia

    Desidero che sia stato tutto vero
    desidero che non sia potuta essere una storia
    ogni parola mi ha lasciato
    privo di vita
    a sperare
    a respirare come l’uomo che annega

    Oh, Fushia
    mi lasci
    a respirare come l’uomo che annega
    a respirare come l’uomo che annega".

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